NASCE A PADOVA IL PRIMO CENTRO EUROPEO PER IL CONTRASTO AL BULLISMO, CYBERBULLISMO E VIOLENZA DI GENERE DEDICATO A MICHELE RUFFINO
Sabato 6 marzo 2021 alle ore 9.30 alle ore 12.30 presso la Sala Anziani di palazzo Moroni a Padova, avrà luogo in modalità mista (da remoto e in presenza) una convention, trasmessa in diretta tramite il canale facein cui professionisti ed esperti dei fenomeni più sopra citati si alterneranno in un confronto volto a mettere in evidenza, non solo le cause e le conseguenze, ma anche tutti gli strumenti posti in essere per poter contrastare detti fenomeni. Diffondere una buona conoscenza e rendere edotti gli adulti e la comunità educante tutta su quanto sia importante accompagnare le future Identità a valutare con coscienza che gli effetti degli agiti una grave ricaduta invalidando le vite degli altri, fino a conseguenze dall’esito funesto, rientra nella vision della Fondazione Libra che si propone, con la nascita di un centro Europeo per il contrasto al bullismo, cyberbullismo e violenza di genere, di fornire un luogo in cui chiunque ne dovesse ravvisare la necessità, possa trovare un valido sostegno, accoglienza ed ascolto.
Obiettivo dell’incontro, organizzato da Frena il Bullo e Miky Boys – associazione contro il bullismo, in collaborazione con il SIAP (Sindacato Appartenenti della Polizia di Stato), Fondazione Libra, Fondazione Assosafe, Punto di Vista, ADLI (Associazione dei Datori di Lavoro Italiani), Pianeta Sicurezza, La Gazzetta dello Studente e Passaggi a NordEst, con il patrocinio del Senato della Repubblica, La Camera dei Deputati, la Regione Veneto, il Comune di Noale, non è disquisire sulla inaudita violenza causata dal bullismo o sulle pericolose illusioni o false ideologie dei tanti gruppi d’opinione che popolano l’inesistente “terra promessa” garantendoci una cura ‘miracolosa’, ma quello di riuscire a scrollarsi di dosso la percezione collettiva e diffusa di disagio profondo e di sfiducia che inevitabilmente sfocia in un clima di rassegnazione e di arroganza. Un’occasione per riflettere, dunque, in maniera critica ed autocritica, sulla drammaticità della situazione che i nostri figli si trovano a vivere e che, come adulti, abbiamo il dovere di risanare, per garantire loro lo sviluppo di uno ‘statuto identitario’.